Quando la Coop… non sei tu! Vergogna!

Quando la Coop… non sei tu! Vergogna!

Coop: “Qui si vendono prodotti siciliani”
Vergogna!

Quando la Coop… non sei tu!

di Angelo Severino

Alcuni giorni fa mi trovavo a Orvieto al centro commerciale “Porta d’Orvieto” al supermercato della Coop. All’ingresso un bel caratteristico carretto siciliano pieno di genuini agrumi provenienti nientemeno che dalla meravigliosa terra di Sicilia. Un via vai di gente che acquistava e io, da siciliano, ne ero pienamente orgoglioso. Fino al momento in cui, guardando bene le etichette dei singoli prodotti, mi si è gelato il cuore. Mandarini provenienti dalla Spagna a 2,90 euro al chilo! E poi altri agrumi arrivati da ogni parte del mondo e a prezzi che nulla hanno a che fare con i nostri 3 euro e ti porti via ben 5 chili di prodotto… quello siciliano!

Mi è venuto allora spontaneo dire ad alta voce, apposta per farmi sentire: “Che vergogna! Il carretto come allodola per attirare l’attenzione in modo ingannevole e poi truffare il malcapitato consumatore”. E già. Questo accade quando la Coop… non sei tu!

E ancora. Mercato settimanale in un comune vicino Grosseto. Attratto da un cartello colorato raffigurante una bella Trinacria con tanto di scritta in caratteri cubitali “Qui si vendono acciughe siciliane”, mi avvicino alla bancarella e vedo, tra l’altro, dei grossi contenitori metallici pieni di acciughe. Un’occhiata veloce all’etichetta e capisco subito che si tratta di prodotto non siciliano e perciò chiedo, davanti ad altri clienti, un mezzo chilo di acciughe, specificando ad alta voce, siciliane.

Incartato e consegnatomi le acciughe, il commerciante mi chiede 22 euro (mezzo chilo come ordinato) e io, a questo punto, gli faccio notare che l’acciuga non è siciliana bensì proveniente (anche se inscatolata in Italia ma non in Sicilia) da un paese dell’Est come sta scritto chiaramente sulla confezione.

Dopo vari tentativi, andati a vuoto, di convincermi che quelle acciughe erano buone come quelle di Sicilia, gli riconsegno il pesce e con tono arrabbiato e ad alta voce gli grido: “Vergogna. Togli subito quel cartello, altrimenti ti denuncio” e vado via. Nascosto dietro una bancarella lì vicino, con grande mia soddisfazione, osservo che il disonesto commerciante si è premurato di togliere il disonesto cartello. Ma vi rendete conto? Prima buttano fango sulla Sicilia e il Popolo Siciliano e poi…

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