Sulle orme dei Beati Paoli. Percorso fotografico

Sulle orme dei Beati Paoli. Percorso fotografico

Sulle orme dei Beati Paoli

Il più grande mistero di Palermo

Percorso fotografico sui luoghi che furono teatro
delle gesta dei Beati Paoli

di Francesco Buccellato

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Introduzione al libro

Conoscere un po’ meglio la città di Palermo immergendosi nelle pagine del noto romanzo di Luigi Natoli “I Beati Paoli”. È proprio tra queste pagine che vede la luce la mia idea di testimoniare, con alcuni miei scatti fotografici, i luoghi che Luigi Natoli descrive minuziosamente nel suo romanzo e che sono teatro delle azioni compiute dalla misteriosa setta.

Si suppone che le origini storiche dei Beati Paoli si debbano ricercare nell’associazione segreta dei “Vendicosi” nata nel XII secolo per difendere il popolo palermitano dallo strapotere dei nobili. I Beati Paoli devono il loro nome alla loro devozione a San Paolo e al fatto che durante il giorno andassero vestiti in giro per la città con il saio monacale per carpire meglio i peccati di cui i nobili palermitani si macchiavano e poi punirli durante la notte con i loro spietati e inappellabili verdetti pronunciati all’interno del noto tribunale, sito sotto il palazzo di un tale Avvocato Baldi residente al Capo.

Dal romanzo di Natoli: I Beati Paoli apparivano ed erano di fatto come una forza di reazione, moderatrice; insorgevano per difendere, proteggere i deboli, impedire le ingiustizie e le violenze; erano uno Stato dentro lo Stato, formidabile perché occulto, terribile perché giudicava senza appello, puniva senza pietà, colpiva senza fallire.

Cattedrale Palermo - Beati Paoli

Le gesta della famosa setta si collocano a Palermo tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. Per la prima volta ne troviamo traccia nei diari palermitani del marchese di Villabianca, che la descrive come la “setta degli scellerati” fautrice di una giustizia sommaria e sanguinaria che punisce ogni sorta di sopruso dei nobili e dei rappresentanti del governo nei confronti del popolo.

È con queste parole che il Villabianca descrive la città: «Palermo è una città tutta da scoprire, d’amare, da vivere di giorno, di notte, per cogliere in pieno le sue peculiarità e sfaccettature, una città ricca di fascino di storia e di mistero. Una città da scoprire, d’amare e da vivere in pieno, così da poter cogliere la vera essenza, la sua unicità, una città millenaria che in ogni pietra in ogni angolo ha un po’ di storia, un aneddoto da raccontare».

In un contesto come questo nasce il romanzo dei Beati Paoli, un misto di storia, leggenda e mistero che ha affascinato intere generazioni di lettori. Le vicende di cui sono protagonisti i Beati Paoli sono ambientate principalmente nei cunicoli che si dipanano sotto il quartiere del Capo, mercato storico palermitano. Gli accessi a questa rete di cunicoli sotterranei si trovano all’interno di alcune chiese e di alcuni palazzi tra i quali citiamo la Chiesa di S. Cosma, Santa Maruzza o Chiesa dei Canceddi, la Chiesa di San Matteo al Cassaro, il Palazzo Baldi.

Questo dedalo di cunicoli parte dal cimitero Paleocristiano che si trova vicino Porta D’Ossuna nella zona del Papireto e si ramifica per tutto il quartiere del Capo e per parte del centro storico. Grazie alla presenza di questi corridoi sotterranei, i Beati Paoli potevano apparire e scomparire avvolti dal più fitto mistero.

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