Mordi & Fuggi 22.04.2015

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Notizie del 22 aprile 2015

E adesso i migranti arrivano anche su yacht

Migranti che scappano da guerre, da carestie e da dittature. Migranti picchiati come schiavi per avere altro denaro come compenso per la traversata. Migranti che si affidano a viaggi cosiddetti “della speranza” verso l’Italia e poi per l’Europa. Centinaia di migliaia di disperati rinchiusi dentro vecchie carrette del mare, con parecchi di loro che non raggiungeranno mai da vivi la terra ferma.

Bene. Anzi, male. Ma che razza di profughi sono coloro che erano a bordo di un vecchio yacht approdati ieri clandestinamente a Pozzallo (Ragusa)? Sono stati scoperti per puro caso (si era bloccato in mare per un’avaria al motore e sono stati soccorsi da un mercantile) e i tre scafisti siriani fermati dalla Polizia. A bordo c’erano 99 persone compresi 23 bambini forniti di salvagente. Si sta ultimamente diffondendo l’utilizzo di queste barche di lusso per trasportare ricchi migranti, che possono permettersi di pagare 8.500 euro a passeggero, per farli passare come semplici turisti. Ci domandiamo: chi sono e dove andranno e che faranno, se tanto poveri poi non sono?

E intanto, a Palermo il procuratore aggiunto Maurizio Scalia dichiara: «Dai dati in nostro possesso sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di migranti pronti a partire».

 

10.000 firme per l’abolizione pedaggi autostradali Pa-Me

E a proposito della problematica situazione autostradale in Sicilia, con l’Isola spaccata in due a causa del cedimento del pilone del viadotto Himera sulla A19 Palermo-Catania, vengono create (come abbiamo scritto nei giorni scorsi) pagine apposite anche su Facebook. Dopo #adessobasta è la volta delle “10.000 firme per l’abolizione pedaggi autostradali Palermo-Messina”.

Gli autori della pagina, presentando questa iniziativa, scrivono: «Siamo per l’abolizione del pedaggi autostradali presenti nella Palermo-Messina. Le condizioni dell’autostrada non giustificano il pagamento di servizi inesistenti, l’autostrada è mal servita: condizioni del manto stradale precarissime che mettono a continuo rischio la vita delle persone, le gallerie hanno un’illuminazione non adeguata agli standard di sicurezza stradale, i rifornimenti di carburanti presenti nella tratta Palermo-Messina sono insufficienti. Chiunque può, aderendo alla petizione, documentare i disservizi riscontrati che verranno tutti esposti nella lettera finale che verrà inoltrata al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministero dell’Economia».

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