Statuto Speciale da applicare e non abolire o modificare

Statuto Speciale da applicare e non abolire o modificare

Statuto Speciale Siciliano

Nacque il 15 maggio 1946,
prima ancora della Costituzione Repubblicana

di Roberto La Rosa ©
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15 maggio è “fistazza” a Sala d’Ercole per i deputati siciliani. Ricorre, infatti, l’anniversario dello Statuto Speciale per la Sicilia. Esso nacque il 15 maggio 1946, prima ancora della Costituzione Repubblicana quando ancora regnava la Monarchia.

Fu una vittoria di popolo, una vittoria dei Siciliani, una vittoria del Movimento Separatista. Infatti, gli Indipendentisti furono i primi, ancor prima che iniziasse la “resistenza” in Alta Italia, a porsi come forza politico-militare contro il fascismo, decretandone anticipatamente la fine e favorendo in maniera determinante lo sbarco degli alleati nell’Isola. Sconfitto il “regime”, tuttavia, i Siciliani furono costretti a insorgere con maggiore veemenza.


Negli anni dal 1943 al 1946, infatti, la maggior parte del nostro Popolo era in rivolta non soltanto per lottare per la conquista dei valori della democrazia e della libertà, che oramai si stava delineando nel nuovo panorama politico internazionale, ma anche, e soprattutto, per l’indipendenza della Sicilia.

Lo capì la Monarchia, lo capì, poi, la Repubblica, i cui “padri fondatori” non poterono negare, ancor prima della nascita della Costituzione Repubblicana, ciò che i Siciliani avevano ormai conquistato: L’AUTONOMIA DELL’ISOLA.

Lo Statuto Speciale divenne da allora la “Carta Costituzionale” del Popolo Siciliano al quale attribuiva una larga autonomia politica, amministrativa ed economica che faceva assurgere la Sicilia a QUASI STATO.



Allora l’Autonomia fu accolta bene da tutti: dalla classe politica italiana che aveva scongiurato la separazione dell’Isola dal resto del continente, ma anche dallo stesso Popolo Siciliano, esaltato dalla vittoria ottenuta sul governo accentratore, successo avvalorato dall’ampia autonomia promulgata il 15 maggio 1946. Soltanto gli Indipendentisti più accorti mossero più di una riserva.

Ma oramai lo Statuto era cosa fatta. Il MIS, Movimento per l’Indipendenza della Sicilia [N.d.R. – ovviamente, si sta parlando del MIS degli anni Quaranta del secolo scorso e non di quello attuale], da forza maggioritaria che coagulava la maggioranza dei Siciliani, ottenne solo otto seggi alle prime elezioni regionali del 1947, fino a scomparire del tutto con la nascita dei partiti italiani. Ma questa è ormai storia.

Roberto La Rosa, candidato alla presidenza della Regione Siciliana
per il Movimento Siciliani Liberi.
Intervista del 30 ottobre 2017

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