Rivogliamo la nostra autostrada

Rivogliamo la nostra autostrada

La Sicilia umiliata dal pilone dell’autostrada.

di Angelo Severino

Sono già in 19.160, al momento in cui scriviamo, i membri che hanno aderito al gruppo #adessobasta su Facebook. La pagina è stata creata subito dopo il cedimento del pilone del viadotto Himera sulla A19 Palermo-Catania.

“Rivogliamo la nostra autostrada!”. La solidarietà e le proteste dei siciliani iscritti al gruppo, pur sacrosante, tuttavia servono a poco se non verranno intraprese iniziative mirate e programmate. Ed è proprio per questo motivo che i fondatori del gruppo #adessobasta su Facebook ora vogliono organizzarsi come associazione. «Sicuramente faremo partire – scrivono in un loro post – alcune azioni di risarcimento individuali e collettive e successivamente metteremo in moto l’organizzazione di una manifestazione popolare non per chiedere di ripristinare la viabilità in Sicilia (non parliamo solo di Scillato), ma per ottenerla».

A causa dell’interruzione dell’autostrada PA-CT, per i siciliani diventa molto complicato e lungo spostarsi da una parte all’altra dell’Isola che, di fatto, è come se fosse stata spaccata in due. L’ironia sulla rete è fantastica se non ci fosse, in questo caso, da piangere. Ecco il “Regno delle… due Sicilie” o aerei di linea che “paracadutano passeggeri su Enna e Caltanissetta” o un gruppo di sindaci con le immancabili fasce tricolori sugli asini e così via.

Il primo lotto della A19, Buonfornello-Palermo e Motta Sant’Anastasia-Catania, fu inaugurato nel 1970 e cinque anni dopo fu percorribile per intera. La Sicilia cambiò volto. Il commercio, il trasporto, il turismo si adeguarono alla nuova realtà e tutto da allora fu programmato in funzione dell’autostrada. Spostarsi divenne più facile e più veloce. Ad esempio, da Enna a Palermo adesso bastava un’ora e mezza rispetto alle quasi sei ore di prima. Ai vecchi lenti luridi treni ben presto si preferirono i comodi moderni veloci autobus tanto che le stazioni ferroviarie, man mano, scomparvero dalle zone centrali dell’Isola e oggi è impossibile prendere un treno da Palermo per raggiungere Enna.

Molte sono le difficoltà per i Siciliani a causa dell’interruzione sulla autostrada A19. Fra le tante, il bus navetta che collegava Palermo al “Sicilia Outlet Village” è stato temporaneamente sospeso. Per il grande centro commerciale di Agira (uscita Dittaino), a soli 20 minuti da Enna, ora si teme il peggio e un calo di utenza, specialmente quella proveniente dalla parte di Palermo, mettendo così a rischio di licenziamento i quasi mille dipendenti.

La Sais Autolinee che, oltre a collegare direttamente Palermo con Catania, consente anche a migliaia di passeggeri di spostarsi giornalmente dall’entroterra verso Palermo e viceversa, sta sostituendo gli autobus lunghi con autobus più corti per essere autorizzati a percorrere la nuova bretella autostradale. Si è intanto appreso che la stessa Sais Autolinee è pronta a rivalersi nei confronti dell’Anas per i danni che azienda e passeggeri subiranno a causa della frana di Scillato.

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