Vespro Siciliano 4 – L’alleanza con l’Aragona

Vespro Siciliano 4 – L’alleanza con l’Aragona

Vespro Siciliano.
Dalla guerra alla pace di Caltabellotta.
del prof. Corrado Mirto.

QUARTA PARTE

L’alleanza con l’Aragona.

L’undici novembre del 1285 morì anche Pietro III. Gli successero i figli Alfonso III in Aragona e Giacomo II in Sicilia. Pochi giorni dopo la morte di Pietro III, Alfonso III affidò a Ruggero Lauria, in procinto di partire da Maiorca per la Sicilia, l’incarico di proporre una alleanza fra l’Aragona e la Sicilia. In base a questa alleanza i due regni si mettevano su un piano di parità e si promettevano aiuto reciproco. L’Aragona, però, traeva maggiore vantaggio dall’alleanza perché, mentre assicurava aiuto soltanto per la difesa della Sicilia, ne chiedeva per la difesa dell’Aragona e anche per nuove conquiste.

Il governo siciliano, che aveva bisogno dell’aiuto aragonese, non sottilizzò sulla formula. Ruggero Lauria portò in Sicilia il documento con il quale Alfonso si impegnava con giuramento a difendere la Sicilia con tutte le sue forze (entrando quindi in guerra direttamente) contro chiunque (quindi anche contro il papa). Pochi giorni dopo la sua in-coronazione, il 12 febbraio del 1286, Giacomo II a sua volta giurò di sostenere il regno d’Aragona, anche per nuove conquiste, con tutte le sue forze e contro chiunque. Si creava così una stretta alleanza fra la Sicilia e l’Aragona. In questo periodo ci fu una nuova vittoria navale dei Siciliani. Alla fine della primavera del 1287 Ruggero Lauria, arrivato con la flotta siciliana nel golfo di Napoli, scrisse all’ammiraglio angioino una lettera provocatoria intimandogli di prepararsi perché il 23 giugno lo avrebbe assalito.

E, infatti, il 23 giugno del 1287 quaranta galee siciliane si scontrarono nel golfo di Napoli con ottantaquattro fra galee e teride nemiche. La battaglia fu dura, ma si concluse con un trionfo per la flotta siciliana che catturò quarantaquattro navi nemiche e cinquemila prigionieri. Il trionfo fu di tutta la Sicilia perché le navi che formavano la flotta siciliana erano affluite da tutte le parti dell’Isola. Le fonti, senza avere l’intenzione di fare un elenco completo dei centri di provenienza, parlano di galee provenienti da Messina, Milazzo, Lipari, Trapani, Siracusa, Catania, Augusta, Taormina, Cefalù, Gela, Licata e Sciacca. E sicuramente vi erano anche galee provenienti da Palermo.

Intanto, spinto dal malcontento dei suoi sudditi che non volevano continuare una guerra che veniva combattuta soltanto per sostenere l’alleato siciliano, Alfonso III cominciò a trattare con i nemici. Il risultato di quelle trattative fu l’accordo di Brignoles del 19 febbraio 1291, con il quale l’Aragona, per ottenere la pace, non soltanto lasciò l’alleanza con la Sicilia, ma si impegnò anche, se fosse stato necessario, a intervenire militarmente contro i Siciliani. Il programma però non poté essere attuato perché il 18 giugno del 1291 Alfonso III, solo dopo tre giorni di malattia, morì all’età di ventisette anni.

Bartolomeo di Neocastro diede pia spiegazione dell’improvvisa e imprevista morte di Alfonso III: Dio non poteva permettere una azione iniqua contro i Siciliani ed era costretto a intervenire. Se avesse fatto morire, però, il Papa, il re di Francia o quello di Napoli, Alfonso sarebbe stato sempre obbligato a rispettare il trattato al quale si era impegnato con giuramento. La morte di Alfonso, invece, faceva decadere l’accordo e Dio, nella sua saggezza, aveva scelto questa soluzione.

Il 6 luglio del 1291 un’ambasceria aragonese raggiunse a Messina Giacomo II per comunicargli la morte del fratello e per sollecitarlo a succedere ad Alfonso e a recarsi in Aragona, dove vi erano gravi preoccupazioni per l’ordine interno e per i pericoli dall’esterno. Giacomo II accettò. In base alle disposizioni di Pietro III e al testamento fatto da Alfonso il 10 marzo del 1287, con il quale gli si lasciava il regno d’Aragona a condizione che cedesse il suo al fratello Federico, egli avrebbe dovuto rinunziare alla Sicilia.

[ 1 ]  Introduzione
[ 2 ]  L’inizio della rivoluzione. La battaglia di Napoli
[ 3 ]  La vittoria dei Siciliani. La reazione di Carlo I
[ 4 ]  L’alleanza con l’Aragona
[ 5 ] Continua

Torre di Enna
La verità sulla Torre Ottagonale di Enna
L’Ora Siciliana ti invita a cliccare e leggere questa pagina

Scarica i pdf del giornale
Diventa editore de “L’Ora Siciliana”
Leggi come sostenerci

One thought on “Vespro Siciliano 4 – L’alleanza con l’Aragona

Rispondi