Se Garibaldi è martellato – Parte seconda

Se Garibaldi è martellato – Parte seconda

I buoni, i cattivi e i quaquaraquà.
Vittorio Sgarbi, Raffaele Lombardo,
Vincenzo Consolo ed Enzo Sindoni.

di Angelo Severino ©
[ Parte Seconda ]

Nella prima parte di questo articolo abbiamo avuto modo di conoscere “quattro” personaggi. Ci sono i “buoni”, i “cattivi” e i “quaquaraquà”. A voi l’ardua sentenza!

1.) Abbiamo visto il sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni (in basso, a destra nella foto), martellare la lapide che riportava inciso il nome di Giuseppe Garibaldi, sostituendola con un’altra recante la scritta Piazza IV Luglio. Approfondisci cliccando qui.

2.) Abbiamo visto Raffaele Lombardo (in alto, a destra nella foto), allora presidente della Regione Siciliana, che, dinanzi alla possibilità di attingere ai cospicui finanziamenti stanziati dal governo nazionale per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’unità d’Italia, ha sconfessato il suo originario pensiero.

3.) Abbiamo visto Vittorio Sgarbi (in alto, a sinistra nella foto), allora sindaco di Salemi, celebrare con Lombardo l’invasione garibaldesca che cambiò, di fatto, in peggio, il destino del glorioso Popolo Siciliano.

4.) E, infine, abbiamo visto il prof. Vincenzo Consolo (in basso, a sinistra nella foto), siciliano di origine con il desiderio di abbandonare l’Isola su suggerimento di Sciascia, che concede interviste senza averne alcun diritto. Come questa che riproduciamo integralmente:

Lo scrittore Vincenzo Consolo:
«Furono i Separatisti ad accordarsi con la mafia».
[ Felice Cavallaro da Corriere della Sera del 31 luglio 2008 ]

La defenestrazione di Garibaldi e degli altri “eroi” risorgimentali non piace a Vincenzo Consolo, lo scrittore che passa le vacanze nella sua Sicilia, a Sant’Agata di Militello, stessa costa di Capo d’Orlando, sempre più sorpreso da quel che trova arrivando dalla sua casa di Milano.

– Martellare e sfrattare gli “eroi” non sarebbe buon segno?
«Gente incosciente. Parlo del sindaco di Capo d’ Orlando e anche del presidente della Regione. Incoscienti e indecenti. Non hanno capito che cosa ha significato l’Unità d’Italia che adesso cercano di offendere, sporcare, rompere».

– Parlano delle stragi, delle violenze subite dal popolo siciliano…
«Ma sono critiche che arrivano da un certo sicilianismo e indipendentismo che ben conosciamo. Adesso collegato incredibilmente alla Lega Nord. Tutti decisi a distruggere l’idea di Paese che ci portiamo dentro, da Virgilio a Dante, fino agli eroi del Risorgimento, quelli che hanno pagato con la vita l’Unità».

– Loro parlano di retorica e di impostura, di sangue ed emigrazione.
«Non conoscono la storia, assolutamente ignoranti. Il signor Lombardo che si allea con il signor Bossi dovrebbe vergognarsi. Vadano a Calatafimi, a veder il sacrario. Troveranno i ritratti dei ragazzi siciliani che lì hanno lasciato la vita».

– Autonomia e sicilianismo sono termini da cancellare?
«Il punto è che conosciamo questi movimenti. Li abbiamo conosciuti anche ai tempi di Finocchiaro Aprile quando dentro c’era la mafia e anche il fascismo di Junio Valerio Borghese. Cioè le forze che hanno sparato a Portella della Ginestra nel 1947 uccidendo e ferendo delle povere vittime».

– Condanna senza appello per Capo d’ Orlando?
«Questo sindaco che è andato anche in carcere dovrebbe vergognarsi di operazioni plateali assolutamente indecenti».

Nella terza e ultima parte pubblichiamo la risposta di Giuseppe Scianò a Vincenzo Consolo. 

Parte Prima [ A Salemi Lombardo incontra Sgarbi ]
Parte Seconda [ I buoni, i cattivi e i quaquaraquà ]
Parte Terza [ Scianò risponde a Consolo ]
 

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5 thoughts on “Se Garibaldi è martellato – Parte seconda

  1. Viva la Sicilia libera, e il sud libero, dai terroristi del risorgimento, so cosa e il sud e la Sicilia ,non ho capito cos’è l Italia. L Italia ha parto rito gente come Giletti, lavora in una TV di stato mi spiego. Chi dice che l Italia non la capito allora e amico di quelli politici che ingrassono con le lobi, che un alta velocità costa 100 volte più che in altre nazione, giacobini, viva il sindaco con n il martello, esempio da seguire x tutti….

  2. I commenti sono inutili. Rimane il rimpianto per quello che i siciliani erano e potevano essere. Triste è la storia dell’unità d’Italia, costata sangue e dolori.
    Quest’Italia è veramente unita?

  3. Mi risulta che Consolo, scappato a Milano,quando incrociava un suo conterraneo cambiava strada.Si dice che fosse stato Sciascia a suggergli di andare via dalla Sicilia ma Sciascia visse e morì nella sua “amata” terra. Consolò non può essere annoverato tra gli.uomini.illustri di Sicilia ma tra gli ascari.

  4. Per la verita’ non credevo ci fossero ancora questa risma di sfacciati ascari. Si, e’ vero che la Sicilia ne e’ piena, ma vediamo che almeno coloro che non esternano delle baggianate si vergognano e si celano sotto altre vesti; si sono forse piu’ pericolosi dei primi senza ombra di dubbio, ma resta pur sempre un grave pericolo per tutti i siciliani di buon senso.

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